martedì 31 marzo 2015

Perché si chiama Assiolo? (6° puntata della serie i nomi dei rapaci notturni)



Torna dopo i gufoviaggi (che mi hanno impedito di pubblicare sul blog), la rubrica sui nomi dei rapaci notturni, puntuale al martedì: oggi parliamo dell’Assiolo Otus scops, rapace splendido, minuscolo ma aggressivo a livello vocale.

Assiolo all'alba (ph. Marco Mastrorilli)
Proprio l’altro ieri, ho sentito il primo assiolo maschio in canto, il primo della stagione ed è sempre un piacere udirlo anche perché significa che l'inverno è passato e comincia la bella stagione.
Ma scopriamo ora la genesi del suo nome.
Assiolo è una forma diminutiva di àsio od àsius = specie di gufo con i ciuffi, ovvero di àxio che Moltoni (1946), ricorda derivi da un verbo antico che voleva dire gridare.
Otus deriva dal greco òtos, che era il termine con il quale Aristotele definiva una specie di gufo (probabilmente il gufo comune con il quale l’assiolo ha in comune i ciuffetti auricolari, sebbene le dimensioni siano molto diverse).
Scops deriva dal greco classico Skops che nel greco classico, è  termine che indica una specie di Strigiforme.
assiolo primo piano (ph. Marco Mastrorilli)
Il suo canto è davvero particolare monosillabe, dalle tonalità metalliche e facile da riconoscere simile ad un ripetuto "chiuuu" tanto che diversi poeti vi hanno dedicato dei componimenti (Pascoli e Pasolini, tra gli altri).

citazione bibliografica: 
Jobling T.A.,1991. Dictionary of scientific name Helm.

Moltoni E., 1946. L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani. Riv. Ital. Orn., Milano, 16: 33- 50; 69-92; 133-162. 
per info, per collaborare o partecipare alle mie avventure gufose scrivimi su gufotube@gmail.com 

lunedì 30 marzo 2015

Una notte spettacolare con gli allocchi a Milano per la Notte Europea della Civetta

Cari amici dei gufi, il vostro owlstoryteller è tornato (dopo quasi un mese trascorso in America, Olanda, Belgio e Francia, lavorando anche per voi) e nelle prossime settimane posterò articoli, notizie e foto incredibili, frutto dei reportage che ho realizzato.
Intanto però, vi racconto la bella serata di sabato scorso (28 marzo), trascorsa alle porte della metropoli milanese, nel Parco delle Cave, per una Notte Europea della Civetta anticipata (la data ufficiale e internazionale è sabato 4 aprile e vi aspetto a Grazzano Visconti), ma che ha regalato grandi emozioni a tutti i partecipanti. 
Il protagonista della serata è stato l’allocco, ma anche e soprattutto la gente che è accorsa numerosissima: eravamo, pensate, più di un centinaio!
una splendida fotografia di un allocco in volo (foto di Carmelo Milluzzo)
Ma veniamo al resoconto della serata, che tra l’altro ci ha regalato una temperatura davvero mite, quasi da fuori stagione!
Daniela e Norio (che conosco da anni) della Lipu di Milano, (un plauso per l’ottimo lavoro organizzativo) mi hanno invitato a partecipare a questa serata ed ho accettato volentieri, in fin dei conti “Mi a sun de Milan.
Un ritorno a casa, anche se quando parlo e svolgo guide sui gufi e civette, io sono sempre di casa!
Il ritrovo è alle 20.30, alle porte del Parco delle Cave, sul versante ovest della città. 
Per chi non lo sapesse, ci troviamo nel secondo parco di Milano per dimensioni con un estensione pari a 135 ettari e se non avete idea di quanto sia grande un ettaro, convertiamo il Parco delle cave in campi da calcio e scopriamo che equivale ad oltre 200  campi!  
Il luogo del ritrovo è Cascina Linterno, una location in questo momento in completa ristrutturazione, ma un luogo con un suo fascino, se pensiamo che alcuni incunaboli del ‘300, attribuiscono a questo luogo, l’onore di aver ospitato Francesco Petrarca, in quella che possiamo definire per l’epoca una dimora agreste milanese.
Ma proprio perché il luogo è ristrutturazione, si deve programmare la mia conferenza all’aperto e così avviene! Un telo, un proiettore, un sistema di amplificazione e il gioco è fatto ci ritroviamo in 100, in un prato del Parco a parlare di gufi! 
Bella atmosfera, si respira la voglia di vivere una bella serata da parte di tutti compresi i numerosi bambini.
La proiezione è dedicata ai gufi e alle civette milanesi e illustro anche i segreti delle tecniche per avvicinare questi elusivi predatori! 
Al termine della conferenza, sotto un tappeto di stelle milanesi, si parte per l’uscita notturna e poiché 100 persone sono troppe ci dividiamo in due gruppi e questo ci permetterà di ottenere risultati migliori. 
Mente smontiamo la sala conferenze a cielo aperto, c’è tempo anche per gli onori della “stampa”! 
Due ragazzine, simpatiche e molto “sveglie” mi si avvicinano, hanno un compito preciso, quello di condurre una intervista al sottoscritto e un reportage della serata. 
Una mission scolastica che assolvono con entusiasmo!
Si chiamano Aurora (a dx) e Matilde (a sx) e come novelle giornaliste della BBC, sono curiose, attrezzate (registrano con il cellulare tutta la serata!) e motivate. Chissà che davvero non diventino un giorno inviate speciali. 

le due giornaliste: Matilde e Aurora con l'Owlstoryteller Marco (ph. Flavio Villa)
Nel frattempo è divertente rispondere alle loro domande sulla mia vita da gufologo! 
Ma ora tutto e pronto, si parte.
Un gruppo lo conduco io e l’altro il delegato Lipu, Thomas! La camminata è piacevole, in un alternanza di prati, boscaglia e canneti che rendono stimolante il passaggio del gruppo, che mi ascolta con molto interesse e questo è sempre gratificante.
I nostri primi tentativi purtroppo, non danno grandi risultati, le civette non rispondono anche se la nostra ricerca è dedicata all’allocco, che dovrebbe essere il vero protagonista della serata, almeno lo auspichiamo.
Camminiamo e mentre racconto (se no, che owlstoryteller sarei!) la vita di allocchi e civette, ci imbattiamo in alcune vocalizzazioni (rane, fagiani, germani e persino un pavone), ma non sono quelle volute!.
La serata si avvia verso la conclusione e i rapaci notturni sembrano declinare il nostro invito. 
Con Daniela decidiamo di fermarci ad un ultimo spot (stazione dalla quale emettiamo i canti) e qui raccogliamo i frutti di questa magica serata.
Dopo il primo richiamo, un maschio di un allocco a circa 150 metri, risponde imperiosamente al canto emesso dall’iPad e irrompe piacevolmente nella serata!
Basta insistere pochi minuti e anche la femmina emette qualche vocalizzazione chiara e squillante. Ma poi è il maschio a farsi vivo con vigore e la gente pare elettrizzata! 
La magia del canto dell’allocco si compie nuovamente, quasi per incanto dal silenzio della boscaglia,queste vocalizzazioni regalano autentiche emozioni a tutti i partecipanti.
Il maschio si avvicina ci gira intorno quando una signora (che ho scoperto ieri si chiama Ambra, grazie a facebook!), al mio fianco che si è portata un binocolo mi segnala una sagoma. E’ lui, Mister Allocco! Il maschio a circa cento metri davanti a noi. 
A quel punto lo illumino con una torcia e si distingue chiaramente il colore, è un allocco in morfismo grigio!
Bello... ma a quel punto si invola, ma sappiamo che è li intorno a noi che ci scruta. Tornando ci inoltriamo nella boscaglia per far ritorno a Villa Linterno e i partecipanti mentre lancio nuovamente il richiamo sono ammaliati dal volo  spettacolare del maschio che sorvola le teste (a circa 7-8 metri di altezza) estasiate dei partecipanti.
La magia si è completata. 
Giusto il tempo per una foto di gruppo e poi si torna a casa, consapevoli che ancora una volta la finalità della Notte europea della Civetta è stata perfettamente assolta! 
una parte del gruppo che ha partecipato all'uscita al Parco delle Cave (ph. Flavio Villa)
Ovvero divulgare i segreti dei rapaci notturni, con l’auspici di trovare qualche nuovo volontario che voglia seguirmi nelle mie avventure!
Alla prossima avventura gufosa! 
Questa sera gli allocchi di Milano ci hanno regalato grandi emozioni ed un grazie agli amici della LIPU di Milano che hanno svolto un prezioso e affidabile lavoro organizzativo.
Per chi volesse contattarmi per collaborare, per chiedere informazioni o altro scrivete a gufotube@gmail.com  
Un grazie a speciale al fotografo siciliano, davvero bravo, Carmelo Milluzzo.
Un grazie a Flavio Villa per le foto della serata ed un saluto anche a Flavia e Cecilia (Zoo di Pietra www.zoodipietra.it,) amiche gufose da anni, che rivedo sempre con piacere! 
Ricordo che questo prossimo sabato 4 aprile sarò a Grazzano Visconti per un’uscita notturna che replicherò l’11 aprile a Bosco Fontana nel mantovano! Vi aspetto. Evviva allocchi, gufi e civette! 


lunedì 16 marzo 2015

GUFI su OASIS 10 pagine di reportage e intervista e poi... recensione di Gatti e Gufi

Cari amici, appena rientrato dagli Usa per il mio gufoviaggio con premio....indimenticabile,
ho pensato fosse doveroso segnalarvi l'uscita in edicola di un articolo su OASIS di ben 10 pagine con foto davvero spettacolari!
Comprato poco prima di rientrare in casa.
Spettacolare foto di apertura per l'articolo su OASIS in questi giorni in edicola (OASIS rivista 1/211)
In questo articolo trovate molte curiosità e aneddoti sulla predazione dei rapaci notturni verso animali che forse mai avreste pensato rientrassero nella dieta dei gufi. Le foto sono spettacolari, come questa sopra di Luciano Piazza (grande fotografo di notturni) o come quella di un gufo reale che attacca un gatto del mio amico Vincenzo Penteriani. 
Il servizio è molto ampio ben 10 pagine tutte con grande e spettacolari foto a colori.

altre due pagine molto spettacolari di questo servizio su OASIS che trovate in edicola!
Qui ne vedete due di Andrea Daina Palermo fotografo toscano che ho proposto io alla redazione e che mi ha appena scritto della felicità di vedere le sue opere su questa prestigiosa rivista.
altri fotografi che corredano il mio servizio sono autori molto noti come Milko Marchetti e dall'oriente Chou Chun-Yung. 
Qui vi inserisco uno stralcio di altre pagine del servizio speciale sulla dieta dei gufi, dove trovate un intervista al sottoscritto in merito al mio lavoro con tanto di presentazione di GUFOTUBE l'unico canale al mondo 100% gufi! 
Stralcio delle pagine dove compare la mia intervista al fianco del mio servizio speciale  (OASIS 211/2015)
Sullo stesso numero di Oasis trovate anche la recensione del mio libro GATTI E GUFI.
ecco cosa scrive OASIS del mio ultimo libro
recensione del libro GATTI E GUFI  di M.Mastrorilli apparsa su OASIS n° 211/2015
Per chi volesse acquistare GATTI E GUFI potrà farlo da questo link
Non mi resta che invitarvi a recarvi in edicola per acquistare OASIS e buona lettura!
Per qualsiasi domanda, per collaborare con me non esitate a scrivermi qui

venerdì 6 marzo 2015

Dedicata al simbolo dell'America, l'aquila testabianca e alla cena appassionata in preparazione del Festival dei gufi

Cari amici dei gufi e delle civette, 
seconda puntata delle gufoavventure al Owl Festival di Houston in Minnesota.
In attesa che cominci il Festival of Owls (ma ormai ci siamo!) eccomi a raccontarvi un'avventura davvero particolare: ovvero la visita al National Eagle Center di Wabasha e il resoconto di una serata speciale... ovvero la cena di pre-festival, un rituale che ci ha fatto entrare una volta di più nel cuore della Provincia americana e dell'anima di questo meraviglioso Festival...e sarà difficile descrivervi le emozioni provate!
Ci alziamo al mattino e si parte con una bella colazione, Ron e Rae ci viziano per davvero... per cui the, latte, caffè con una crema molto buona, biscotti e torte al cioccolato, un pane tostato con l'uvetta... mirtilli dal Messico (molto buoni!), fragole,... una colazione ricchissima ma dobbiamo ricordarci che abbiamo appuntamento alle 9 con Hein che oggi ci condurrà a visitare il National Eagle Center.
Hein è arrivato e noi siamo pronti a partire. Saliamo sul pick-up giallo di Hein e iniziamo questo viaggio, poiché per raggiungere il centro ci vorrà un'oretta. Ma vi garantisco che i paesaggi sono fantastici mi fermerei ogni 500 metri, perchè le colline, le paludi, la fattorie tipiche americane sono uno sballo. E mentre il Pick-up giallo attraversa la purezza dei Landscapes americani riusciamo a vedere i bisonti americani e le alci allevate in un paio di allevamenti locali! 
Mentre viaggiamo, Hein ci mostra alcuni nidi di Bald Eagle, la protagonista della giornata, ma poi entriamo in una valle più stretta, ed inizia a narrarci di come insieme a sua moglie Karla (inventrice del festival dei gufi) hanno seguito in quella valle il rilascio di un giovane Gufo della Virginia, qualche anno prima. 
Grazie ad una trasmittente applicata alle penne, hanno potuto verificare che il gufo, nonostante fosse nato in cattività, era riuscito per diverso tempo a cacciare e a vivere in natura, senza apparenti problemi. Poi un giorno la trasmittente si è staccata e il gufo ha iniziato a vivere senza più i controlli quotidiani di Karla ed Hein. Forse era venuto il momento di emanciparsi e vivere la vita selvaggia del Minnesota.
Mentre chiacchieriamo, raggiungiamo Wabasha, una località adagiata sulle rive ghiacciate del Mississipi che nasce proprio in Minnesota e che ai nostri occhi appare come una distesa di ghiaccio davvero interminabile incorniciata da ciuffi di canne che qua è la creano i contorni palustri del grande fiume americano (oltre 3800 km di lunghezza)! Decine di km di rive, completamente ghiacciate ma soprattutto selvagge (un alternanza di paludi e boschi ripariali impressionante) e in questo percorso Hein ci ha mostrato diversi nidi di Bald Eagle, ed in uno di questi faceva capolino proprio la testa bianca....forse in cova! 
Arrivati! Siamo al National Eagle Center e cominciamo la nostra visita. 
The Bald Eagle il simbolo americano
Un posto favoloso dedicato alle aquile americane sia la Bald Eagle sia l'Aquila reale, che in America vive in modo diverso rispetto alle aquile nostrane.
Infatti, scopriremo dopo durante la conferenza, che le aquile reali che nidificano in Alaska in inverno compiono uno sforzo migratorio impressionante scendendo di migliaia di km: attraversano il Canada e scelgono alcuni stati per svernare in un luogo più mite...
presentazione e conferenza con l'Aquila reale
L'aquila reale al National Eagle Center
Naturalmente nemmeno le aquile reali si lasciano scappare la magia del Minnesota e quando arrivano in questo stato  arrivano e trovano temperature tra i -15° e i - 20° ... Bingo! il posto e il clima è perfetto per fermarsi.
Il National Eagle Center è davvero fantastico è il meglio che uno potrebbe immaginare... ho fatto molte foto e appena tornerò in Italia le condividerò con tutti voi!
Targa Pro Aquila!

Il Mississipi davanti al National Eagle Center
Costato un milione di dollari, è un vero gioiello siamo a livello architettonico sia strutturale. Tutto quello che può riguardare le aquile americane dalle curiosità alla biologia, alla storia della loro conservazione è presente.
Figuratevi uno gufologo, come me che ha la divulgazione nel sangue, vedendo questo centro... beh vi lasco immaginare è nato dentro di me un senso di ammirazione immensa(ma invidia solo ammirazione e attenzione ad ogni dettaglio) per una capacità tutta Stars and stripes, di creare realtà che in Italia non sappiamo nemmeno immaginare!
Il National Eagle center

In questo senso l'aspetto che mi colpisce di più il grande senso di appartenenza al territorio, alla nazione, al loro ambiente, per carità anche negli USA ci sono squali e uomini senza scrupoli ma dall'altra parte ci sono milioni di persone (ma non solo i ricchi, parlo della gente comune!) capace di donare dollari per far nascere realtà come queste! Pensate che quando Karla mi ha invitato a ritirare il premio qui in USA mi ha chiesto quanti soldi mi servivano per farmi venire e dopo averglielo comunicato ha trovato persone che hanno donato i fondi per il mio arrivo! Credo non ci sia bisogno di un commento! Quando fai una raccolta fondi in Italia si prendono monetine qui i sostenitori aiutano queste realtà a nascere sostenersi con donazioni di decine di migliaia di dollari. Ho parlato a lungo con Hein di questo aspetto e ve ne parlerò prossimamente. Bisogna riflettere!
La visita del centro,nato nel 1989, è davvero entusiasmante, pensate che questo edificio ha vetrate gigantesche che offrono lo scenario delle rive del Mississipi al visitatore, l'incredibile è che al caldo, in diverse postazioni, inserite nel percorso quasi museale del centro, troviamo alcuni cannocchiali che ti offrono la possibilità di vedere (e vi garantisco che è vero, perchè li abbiamo visti con i nostri occhi) di vedere le aquile testabianca nei nidi oppure in volo! Un vero spettacolo! In una sola giornata abbiamo visto ben 11 aquile testabianca libere in natura, lungo il Mississipi.
Voi sapete che amo i gufi.... ma anche per un gufologo come me, questo rapace induce un senso di ammirazione; pensate che oggi è divenuto il simbolo degli States, ma per designare l'animale totem americano fu indetto un vero referendum. Le candidature erano due: il Tacchino e la Bald Eagle. 
Non vi chiedo cosa votereste...perchè anche gli americani hanno fatto la stessa vostra scelta. Al tacchino è rimasto il Giorno del Ringraziamento ma certo, in quel giorno, i tacchini non festeggiano! Altrettanto sorprendente e divertente e ritrovarsi, per un birdwatcher europeo come me, ad osservare nella campagne americane, invece dei nostri abituali fagiani: dei grandi tacchini che vivono liberi razzolando tra le neve! Ovviamente siam ostati trattati come ospiti di riguardo, grazie ad Hein abbiamo conosciuto il direttore e la responsabile del Progetto Aquila reale che tra l'altro sono stati gentilissimi e ci hanno regalato gadget e libri! Insomma mi fanno sentire proprio una star  questi americani... mi stanno viziando e credo sarà dura tornare in Italia! 
Lasciato il National Eagle Center si torna verso casa perchè alle 18 ore locali è previsto qualcosa di speciale per tutti noi che amiamo i gufi, ovvero una cena speciale, una festa nel quale saremo protagonisti due volte: una perchè sono considerato un pò la star di questo festival (e questo vi garantisco è bellissimo) e poi perchè stasera si mangia italiano! 
Eh eh ... non ve l'ho detto, ma io sono stato per diversi anni un pastaio professionista e so cucinare..(alcuni dicono molto bene!) e a mano riesco a fare moltissimi tipi di pasta! 
Mi era già capitato di far da mangiare per tante persone, l'ho fatto anche come cuoco professionista per oltre 100 persone... ma qui in America tutto assume un sapore speciale. E sai che devi fare qualcosa di speciale.
Il menù è figlio degli ingredienti che abbiamo trovato il giorno prima in un bel market nel cuore di La Crosse nel Wiskonsin. Vi garantisco che è stato sorprendente, abbiamo trovato ottimi prodotti!
Bene vi dico il menù di questa festa dedicata ai gufi... una specie di festa di ringraziamento del Festival dei Gufi.
Partiamo dal condimento, faremo un primo le tagliatelle fatta a mano... ma prima cominciamo dal sugo.
Pasta Hand made!!! in Minnesota! 
Innanzitutto, il pesto che realizzeremo con uno splendido e profumatissimo basilico della California (il Parmigiano lo abbiamo portato noi dall'Italia).
Pinoli, aglio e basilico californiano... olio e parmigiano italiani per un mix che si trasforma nel primo Pesto del Minnesota, ma vi garantisco che il risultato è eccellente, pare dal profumo di essere nel Golfo del Tigullio, dove abitava mia nonno e andavo sempre a mangiare le trenette! Un grazie al sole della California!
Fatto il primo condimento optiamo per un semplice sugo al pomodoro (pelati italiani) con un pò di Timo. Ma arriviamo alla pasta. Perchè mentre il pesto lo abbiamo fatto sotto la vigile osservazione di Ron che ama cucinare e aspettava questo momento come io aspetto il festival dei gufi, beh quando iniziamo a impastare a mano, la cucina inizia a riempirsi, ci hanno raggiunto infatti un coppia di produttori di vino locali. si avete capito bene in Minnesota con temperature che vanno a venti gradi sottozero per oltre 3 mesi, si produce anche il vino, senza solfiti, Stefania lo assaggia e la recensione è buona!
Le tagliatelle fresche per i nostri amici americani..
Insomma ma qualche difetto sti americani lo avranno...!
Si comincia a fare la pasta...e leggiamo lo stupore sulla faccia dei nostri amici americani! Insomma qui sono arrivato grazie a gufi... ma comincio a credere che mi ricorderanno per le tagliatelle!
In collaborazione con Stefania produciamo delle tagliatelle fatte con la semola di grano dura del Minnesota davvero favolose. Per anni ho lavorato la semola e la farina a livello professionale, conosco alcuni segreti legati alla presenza delle ceneri di lavorazione.... per dirvi che ci capisco.. e vi garantisco che è uno ottima semola e il risultato è davvero buono!
soddisfazione e gioia per la cucina!
Tagliamo le tagliatelle con la macchina e il risultato è splendido... la gente che ci osserva si trasforma in pubblico e quando con la taglierina escono le prime tagliatelle echeggia nella grande cucina di Rae e Ron una serie di ohh... si è aggiunta persino una cantante lirica famosa di Winnipeg in Canada che accenna ad un paio di motivetti... beh ragazzi non so cosa aggiungere, ma la gioia è immensa!
Nel frattempo ci raggiungono anche Karla ed Hein e lo staff del International Owl Center e direi che si può cominciare a cuocere la pasta.
Ron ci ha preparato come secondo delle ottime polpette al forno e come dolce.... beh è prevista favolosa torta al cioccolato (simile alla torta degli addobbi di Bologna) servita con del gelato macchiato con una crema al cioccolato...
Karla e Ron  sta per iniziare la festa prima del festival of Owls!
la cucina è piena di gente... atmosfera americana da pelle d'oca!
Beh... vi garantisco è che l'accompagnamento doc per una favolosa festa! A tavola si parla in allegria e ad un certo punto Hein mi chiede cosa sto trovando di interessante in questa esperienza... gli rispondo, ma su questo con voi torneremo alla fine di questa esperienza, perchè vi posso dire che questo viaggio ha già cambiato alcune convinzioni sul mio approccio con i gufi...e non solo!
una festa piena di gioia
Penso che in Italia quando tornerò mi prodigherò a realizzare un nuovo progetto gufoso...., ho avuto quella che si dice una "folgorazione" mentre scrivo ci sto già pensando, ma è presto per parlarne. 
Ma lo faremo al rientro in Italia! Mi colpisce il senso di comunità che in Italia è un pò svanito, qui si dorme con le porte aperte e il senso di appartenenza di convivenza gioviale... è straordinaria! 
Cresce la voglia di far nascere un progetto tutto nuovo è già nella mia testa in soli tre giorni gli amici del Festival of owls mi hanno cambiato... al rientro mediterò, ma credo sia giunto il momento in Italia di provare qualcosa di nuovo. 
Una festa favolosa con tutte queste famiglie che fanno parte del tessuto vitale del Festival dei gufi ... e fra poche ore... si comincia: sta per iniziare il festival dei gufi di Houston e comincerà da qui il mio vero resoconto di Owl Storyteller! seguitemi perchè il bello deve ancora arrivare! 
Oggi arrivano altri ospiti e ritroverò David Johnson direttore del Global Owl Project con il quale dieci anni fa scrissi persino uno dei miei libri Non Volare nasconditi (con testo inglese e americano!)...
E' adrenalina pure... e questa nemmeno di accorgi del freddo! Il sogno americano continua....e con i prossimi post iniziamo il viaggio nel festival dei gufi americano!

mi scuso se il testo non è curatissimo... ma il piacere di scrivervi non deve farmi dimenticare che lo faccio alle 4 del mattino italiano... ah ah!! solo per voi! 



giovedì 5 marzo 2015

Siamo arrivati in Minnesota.... un atmosfera gufosa da favola! Inizia questa avventura e il racconto...

Cari amici appassionati di gufi e civette,
io e Stefania, siamo arrivati in America, in Minnesota, per essere precisi a Houston, un autentico villaggio dei gufi perché qua si tiene il Festival of Owls americano, un evento partito nel 2006 e ormai capace di trasformare una città perchè la comunità locale si identifica in questi animali... li amano, li proteggono... ed è merito del grande lavoro di Karla Bloem.
In ogni vetrina di Houston, ci sono gufi disegnati dai bambini, ci sono statue splendide distribuite ovunque dedicate ai gufi che popolano questa regione e poi c'è l'International Owl Centre che aprirà i battenti fra due giorni con il Festival of Owls (nel quale siamo ospiti d'onore) e che ho avuto il piacere di vedere prima dell'apertura. 
Tra gli ospiti che mi hanno accolto oltre a Karla Bloem vera anima del Festival, Hein suo marito e bravo ornitologo e l'intero staff...(tante ragazze che vi presenterò) e poi... beh abbiamo conosciuto le star del Festival Alice e Rupert due splendidi gufi della Virginia.
Rupert una delle star del Festival of Owls (ph. M.Mastrorilli)

Alice in particolare è un gufo della Virginia di oltre 18 anni, recuperato da Karla e poiché la sua riabilitazione non gli ha permesso di essere nuovamente liberato (ha un'ala rotta e non può volare perfettamente) vive con Karla ed Hein da molti anni.
Alice the star of Festival of owls
Vi mostrerò ovviamente tutti i gufi presenti al Festival, farò molte foto e persino video speciali per gufotube (il mio canale YouTube seguitemi e iscrivetevi). 
Ma sebbene appena arrivato, volevo condividere con voi anche la conoscenza di questi due nuovi amici. Rupert è uno splendido gufo della Virginia e noterete la differenza cromatica dei due gufi che appartengono alla stessa specie ma hanno morfismi di colore diversi, uno (Alice) è grigio mentre Rupert è rossastro! 
Parleremo dei morfismi di colore, che ritroviamo negli assioli, negli allocchi e ad esempio nei gufi della Virginia in uno dei prossimi post, quando tornerò in Italia.
Nel frattempo vi posso anticipare che Hein e Ron ci hanno regalato una prima magia. Infatti ci hanno portato proprio ieri lungo il Mississipi, in un'area naturale mozzafiato e la neve e il gelo la rendono ancora più affascinante. E così magicamente ci siamo trovati nel Rifugio faunistico del Tundra swan ovvero il cigno minore. Quel che è certo è che ieri durante il trasferimento il Minnesota ci ha regalato la visione di una splendida aquila testa bianca, il simbolo degli Stati Uniti, i procioni e la poiana codarossa.
Marco sul Mississipi nell'area rifugio del Tundra Swan((ph. Stefania Montanino)
L'aquila testa bianca Haliaeetus leucocephalus, che gli americani chiamano Bald Eagle è un animale che mi raccontavano Ron e  Karla un tempo era molto raro, pochissimi esemplari, ma un po' come accaduto per il falco pellegrino, il divieto dell'uso del DDT ha progressivamente consentito la ripresa della specie ed oggi qui in questa zona del Minnesota è molto comune. In passato il DDT infatti creava dei problemi enormi ai rapaci che deponevano uova con un guscio molto sottile e quindi fragilissimo. Questi poveri rapaci deponevano quindi senza rendersi conto che la loro prole non sarebbe mai nata!  
Karla, Hein, Rae and Ron Fantastic Owl's friends 

Hein and Karla
Hein durante i nostri giri ci ha mostrato anche alcuni alberi dove sono posizionati i nidi di questa maestoso ed elegante rapace. Uno dei pochi rapaci diurni capaci di far vacillare la mia vocazione per i gufi!! ah ah...scherzo per me i gufi sono sempre il meglio...
 Parlando di nidi con Hein ci ha mostrato un paio di siti riproduttivi del Gufo della Virginia e ci ha fatto vedere dall'auto, un curioso nido artificiale in tutto simile a quello degli allocchi, ma posizionato sull'albero a poche decine di centimetri dal suolo... Ebbene un nido artificiale per anatre che però mi diceva Hein lo scorso anno è stato utilizzato dallo  Eastern screech owl (Megascops asio) un piccolo rapace simile al nostro Assiolo, ma un po' più grande.
la fantastica casa di Ron e Rae che ci ospitano facendoci sentire della famiglia un atmosfera americana senza eguali! 
In questa nostra permanenza in Minnesota, siamo ospiti di Ron e Rae, una famiglia gentilissima e molto ospitale che ci ha accolto in una di quelle case americane in legno (costruita a inizio '900)... una di quelle case da film americani,.per dirla in parole povere stiamo vivendo un'esperienza indimenticabile nel cuore della Provincia Americana, nel cuore di una famiglia e di una comunità Stars & Stripes! Le cose da raccontare non sono tante, ma tantissime... ma farò video e foto per condividerle con voi... e vi racconterò tantissime cose che imparerò e scoprirò in questa fantastica avventura. 
Stay tuned!!! 

lunedì 2 marzo 2015

Inizia il GUFOVIAGGIO negli USA!!

Cari amici dei gufi e delle civette,

ancora poche ore...e si parte. Destinazione Minnesota!
Andrò in America per ritirare il premio come Gufologo dell'anno (2015) e per vedere il Festival dei gufi americano....Sarò ospite degli amici americani!
Sarà un'occasione per conoscere tante persone, vedere un festival dei gufi diverso dal nostro... e quello che vi prometto è che cercherò di fare tante foto e video per GUFOTUBE....
In questo periodo non sono certo di riuscire a scrivere sul blog e di certo non potrò fare nuovi video da pubblicare ma di certo al rientro metterò online moltissimo materiale... spero di grande interesse per tutti voi!

Sabato 7 mi sarò consegnato il premio ma nel contempo farò una relazione con proiezione sul festival dei gufi in Italia e poi una conferenza sul Gufo di palude... dal titolo curioso.. Il gufo che amava la dolce vita!!!

Un saluto e viva i GUFI!

Marco

scrivetemi  qui anche se non sono certo di poter rispondere in modo rapido.

Perchè si chiama allocco degli Urali? (5° puntata della serie i nomi dei rapaci notturni)

Cari amici dei gufi, proseguiamo il nostro appuntamento con i nomi dei gufi italiani e se del perché si chiami allocco ne abbiamo già parlato qui possiamo completare l’opera parlando di una specie meno nota. Non tutti sanno forse che in Italia vive anche una specie di dimensioni ancor più ragguardevoli e dal nome forse un po’ “esotico”: l’allocco degli Urali Strix uralensis.
Primo piano di allocco degli Urali (foto di Marco Mastrorilli)
Degli Urali perchè deriva dal nome scientifico uralensis = che arriva dagli Urali, perchè fu descritto come ricorda Moltoni, su esemplari provenienti dai monti Urali.
La sottospecie del nord Europa, è Strix uralensis liturata, che deriva dal latino “litùra” = cancellatura, ricordando le macchie sul piumaggio simili a cancellature. 
In Italia vive la sottospecie Strix uralensis macroura, con il termine “macroura” che deriva dal greco Makros= lunga, grande e Ouros - Oura = coda. 
E’ una specie rara, ma dal 1994 grazie alla scoperta di Fulvio Genero ed Enrico Benussi (due bravissimi ornitologi) è stata documentata la prima nidificazione in Italia di questa specie nella valli del Natisone (in Friuli-Venezia Giulia) e addirittura nel 2008 grazie ad una loro campagna con nidi artificiali si è rilevata anche la prima riproduzione in cassetta nido italiana.
Di questa specie parleremo prossimamente in altri post, ma intanto proseguiamo la nostra avventura a scoprire i nomi dei rapaci notturni. 
allocco degli Urali nel nido (foto di Francesco Veronesi)
Buona lettura dei post precedenti e diventate lettori fissi, per farlo basta guardare qui a destra. 
Per info supplementari o se vuoi collaborare con me basta scrivermi qui.
Un grazie a Francesco Veronesi per la bella foto di Allocco degli Urali nel nido. E un grazie a Daniela Smania per l'aiuto nelle foto all'allocco degli Urali. 

Vi consigliamo queste letture:
della Pietà C. Mastrorilli M., 2013. Quelli della notte, Gufi e civette. Maria Bulgarini ed.. compralo qui 
Jobling T.A.,1991. Dictionary of scientific name. Helm 
Moltoni E., 1946. L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani. Riv. Ital. Orn., Milano, 16: 33- 50; 69-92; 133-162. 

Benussi E., Genero F. & Puric A., 1995: Primi dati sulla nidificazione e lo svernamento dell'Allocco degli Urali, Strix uralensis macroura, nell'Italia nord orientale. Riv. it. Orn., 64 (2): 97-105.
google-site-verification: google1b483ed7959f0341.html